È nata il giorno di San Valentino, Emanuela Botti – in arte BoEm – poetessa dell’amore.
Una fortuita coincidenza? Non credo proprio, piuttosto un segno, una premonizione di ciò che sarebbe accaduto in seguito.
Quella di Emanuela è una “vocazione tardiva”, se così possiamo definirla e questo non dovrebbe stupirci: dare forma ai sentimenti, alle emozioni presuppone che queste ultime vengano prima di tutto vissute, assaporate, incarnate. E spesso ci vuole del tempo.
Il suo primo libro, “Le Fate ingorde”, riassumo perfettamente questo suo percorso, ovvero quello di una donna libera che si nutre di quanto il banchetto della vita le pone dinanzi. Leggi tutto…